Quando una serie Tv, insegna..

Ci sono delle volte in cui terminato di vedere un film o una serie tv, la sensazione che resta è quella di sentirsi arricchiti da nuove emozioni.  A volte, soprattutto per chi fa la mia professione, l’arricchimento rischia di essere anche di tipo professionale.

NI UNA MAS”, è una serie spagnola che si dipana seguendo principalmente una fase della vita di quattro ragazze adolescenti, interpretate da delle giovani attrici di una bravura incredibile e che spesso obbligano a ricordarsi che di un film si tratta, tanto sono credibili le loro interpretazioni da sembrare totalmente naturali.

E’ uno spaccato di vita che riesce a rappresentare perfettamente tutte le inquietudini di una generazione che, soprattutto al femminile, spesso si ritrova sopraffatta dal doversi uniformare a delle aspettative dei propri coetanei o dalle proprie famiglie, o dal doversi tenere dentro, il dolore di abusi subiti per la paura di non essere credute a causa di etichette appioppate loro “dal branco”, sia esso reale o virtuale.

C’è l’incapacità delle famiglie, a volte incolpevole, di riuscire a percepire i segnali di disagio o dal rendersi disponibili all’ascolto senza giudicare, per lo meno in una prima fase. La famiglia che si preoccupa più delle apparenze che della sostanza o quella che avendo subito un crac economico e prova ad andare avanti, ai limiti della legalità, per tenere uniti tutti.  Tutto ciò viene però riversato nella vita di queste ragazze, che vivono nell’insicurezza del futuro, nella ricerca spasmodica di trovare un rifugio sicuro nelle amicizie e negli affetti, non trovando nelle mura di casa lo stesso senso di sicurezza. Vi è altresì il difficile rapporto con il vivere la propria sessualità, la maturazione della stessa: emerge una forzatura dei tempi dovuta al fatto di dovere agire per non sentirsi in ritardo, solo perché tutti fanno così.

La paura dell’esclusione, il terrore della solitudine, rappresentano lo sfondo sul quale si sviluppano tutte le azioni ed è ciò che porta molto spesso a scegliere, ciò che non rappresenta veramente la propria volontà.

Non voglio aggiungere altro, ma vi suggerisco di guardarla e di farlo con profonda attenzione. Chissà magari potrete riscontrare dei segnali che magari sono presenti nelle ragazze e nei ragazzi che gravitano vicino a noi: saperli riconoscere in tempo, ci permetterà di evitare di piangere più avanti. Buona visione.

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