Aiutiamo i “Joker” che abbiamo vicino

Mi ha colpito molto una frase che mi ha inviato una mia paziente tratta dal film JOKER “𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑔𝑔𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑙𝑎𝑡𝑡𝑖𝑎 𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒 𝑒̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑠𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑢 𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑖”. Mi ha colpito perché non era una semplice citazione come va di moda fare sui social, bensì esprimeva un reale disagio con il quale combatte da tanto tempo e cioè il non essere percepita come “malata”.
Avevo già toccato questo tema ma purtroppo mi rendo conto come la società metta a dura prova ogni giorno chi si trova a fare i conti con i propri disturbi mentali. Spesso da parte dei familiari o delle persone vicine, vi è il NON RICONOSCIMENTO della sofferenza del malato. L’idea che le medicine (i famigerati psicofarmaci) siano più un vezzo che una necessità, e che bisogna porsi l’obiettivo di eliminarli a prescindere dal benessere e dalla stabilità che inducono in coloro che ne fanno uso, appunto per necessità, è un qualcosa che aleggia sempre nei rapporti tra malato e familiari.
La cosa incomprensibile è che tale atteggiamento esiste solo nei confronti dei disturbi mentali: per qualsiasi altra malattia grave nessuno si sognerebbe nemmeno lontanamente di rinunciare ad una cura oppure di “alleggerirla”.
Perché c’è questo atteggiamento nei confronti di chi soffre di uno o più disturbi mentali? Possibile che non ci si renda conto che se queste persone non avessero intrapreso un percorso di cura sarebbero degli esclusi perenni da una vita sociale? Tra l’altro alcuni, purtroppo, ne restano esclusi comunque.
I manicomi sono stati la prova tangibile che l’inferno esiste e i dannati che lo popolavano, erano proprio coloro che venivano espulsi dalla società civile (?). La legge Basaglia del ’78 che ne dispose la chiusura, ridefiniva la concezione di malattia mentale mettendo la persona al centro della cura (della cura appunto).
Probabilmente quella è stata l’ultima volta in cui un tema così importante sia stato affrontato con forza dalle istituzioni.
Il disturbo mentale attualmente è un tema totalmente eluso dal dibattito politico: il corretto funzionamento delle strutture preposte ed una vera sensibilizzazione alla gestione delle problematiche da parte delle famiglie è un qualcosa di cui non si parla mai nonostante i dati ci dicano che la situazione stia peggiorando pesantemente.
Non potendo contare su chi dovrebbe prendere in mano la situazione, bisogna quindi cercare di aiutarsi ed aiutare in prima persona: stiamo vicini ai Joker che conosciamo raccogliendo con la giusta attenzione e sensibilità le loro necessità e soprattutto….riconosciamoli.